Flavio
Vi saluto con la pace del Signore e mi presento mi chiamo Filomeno Flavio di Palo, sono nato a Milano il 19 Marzo 1978 in una famiglia operaia proveniente dal Sud.
Sono il primo di tre figli e la mia vita era quella comune di tanti ragazzi che pur avendo avuto molto in realtà in me cresceva un disagio interiore che faticavo a colmare.
Le mie difficoltà emersero in età adolescenziale a causa di alcune idee errate delle quali ero prigioniero,tipo il sentirmi inferiore, pochi soldi e altre cose che mi portarono ad un isolamento dai miei coetanei,lasciai anche il calcio e oltre alle compagnie scolastiche non frequentavo nessuno.
La mia ancora di salvezza erano i miei parenti,cugini zii.... speravo sempre di passare i miei giorni liberi con loro in famiglia così da avere compagnia e trascorrere il tempo.
Mi sforzavo anche di perseverare nella religione cattolica consapevole dell'importanza della fede che ho sempre avuto.
All'età di diciotto anni la mia vita ha avuto una svolta decisiva,ho conosciuto una ragazza a scuola guida con la quale iniziai a frequentarmi, così nel giro di pochi giorni mi ritrovai a passare dalla solitudine alle compagnie e alla ragazza,finalmente mi sembrava di aver realizzato tutto quello che desideravo.
Tra i vari amici che mi ero creato ne avevo uno veramente particolare, Daniele.
Si distingueva dagli altri per il suo modo di essere,allegro e sereno con un rapporto speciale con Gesù. Me ne parlava spesso e i suoi discorsi mi interessavano,infondo anche io credevo ma in lui c'era qualcosa di diverso. Mi aveva dato alcuni consigli e avevo riscontrato che aveva ragione. Quando ho saputo che frequentava un'altra chiesa sono rimasto scioccato, inizialmente presi un po' le distanze ma poi riprendemmo a vederci. In poche parole la sua testimonianza mi portò a cercare Dio in modo più profondo e sincero, così mentre facevo esperienze nel mondo cercavo il Signore.
Iniziai a frequentare la chiesa evangelica e ricordo che superate le mie diffidenze iniziali riconobbi che il messaggio predicato nella potenza dello Spirito Santo affondava nella parte più profonda di mè così dovetti riconoscere davanti alla convinzione interiore che aveva prodotto la Parola di Dio,la mia urgente necessità di salvezza,di Dio,di un rapporto autentico con Colui che mi aveva creato,il vuoto del mio cuore poteva essere colmato solo da Colui che mi conosceva meglio di chiunque altro.
La mia conversione è stata segnata da decisioni difficili, seguire Cristo significò abbandonare quanto contrastava con la Sua presenza nel mio cuore,ma strada facendo,la pace e la gioia della salvezza si facevano spazio dentro di mè.
Il proseguo della mia testimonianza è come una lettera in cui l'autore ha scritto alcune pagine, sfogliandole leggo alcuni tratti che emergono più degli altri, il mio battesimo secondo le Scritture,le mie nuove amicizie cristiane,desideri e atteggiamenti diversi,il battesimo dello Spirito Santo,il matrimonio,i figli la missione ma soprattutto questo la Sua presenza fedele nei giorni di luci e in quelli più neri dove pensavo di non avere più speranza.
Ringrazio Dio per il suo disegno nel quale mi ha invitato ad entrare,sarà l'opera del miglior Maestro che possa esistere,in quel disegno sono entrati anche i miei famigliari,genitori fratelli cugino e anche quella ragazza che è diventata mia moglie.
Concludo invitando i lettori a scoprire il programma che Dio ha proprio per tè!
Ti amo Signore, tuo in Cristo Flavio.
Sono il primo di tre figli e la mia vita era quella comune di tanti ragazzi che pur avendo avuto molto in realtà in me cresceva un disagio interiore che faticavo a colmare.
Le mie difficoltà emersero in età adolescenziale a causa di alcune idee errate delle quali ero prigioniero,tipo il sentirmi inferiore, pochi soldi e altre cose che mi portarono ad un isolamento dai miei coetanei,lasciai anche il calcio e oltre alle compagnie scolastiche non frequentavo nessuno.
La mia ancora di salvezza erano i miei parenti,cugini zii.... speravo sempre di passare i miei giorni liberi con loro in famiglia così da avere compagnia e trascorrere il tempo.
Mi sforzavo anche di perseverare nella religione cattolica consapevole dell'importanza della fede che ho sempre avuto.
All'età di diciotto anni la mia vita ha avuto una svolta decisiva,ho conosciuto una ragazza a scuola guida con la quale iniziai a frequentarmi, così nel giro di pochi giorni mi ritrovai a passare dalla solitudine alle compagnie e alla ragazza,finalmente mi sembrava di aver realizzato tutto quello che desideravo.
Tra i vari amici che mi ero creato ne avevo uno veramente particolare, Daniele.
Si distingueva dagli altri per il suo modo di essere,allegro e sereno con un rapporto speciale con Gesù. Me ne parlava spesso e i suoi discorsi mi interessavano,infondo anche io credevo ma in lui c'era qualcosa di diverso. Mi aveva dato alcuni consigli e avevo riscontrato che aveva ragione. Quando ho saputo che frequentava un'altra chiesa sono rimasto scioccato, inizialmente presi un po' le distanze ma poi riprendemmo a vederci. In poche parole la sua testimonianza mi portò a cercare Dio in modo più profondo e sincero, così mentre facevo esperienze nel mondo cercavo il Signore.
Iniziai a frequentare la chiesa evangelica e ricordo che superate le mie diffidenze iniziali riconobbi che il messaggio predicato nella potenza dello Spirito Santo affondava nella parte più profonda di mè così dovetti riconoscere davanti alla convinzione interiore che aveva prodotto la Parola di Dio,la mia urgente necessità di salvezza,di Dio,di un rapporto autentico con Colui che mi aveva creato,il vuoto del mio cuore poteva essere colmato solo da Colui che mi conosceva meglio di chiunque altro.
La mia conversione è stata segnata da decisioni difficili, seguire Cristo significò abbandonare quanto contrastava con la Sua presenza nel mio cuore,ma strada facendo,la pace e la gioia della salvezza si facevano spazio dentro di mè.
Il proseguo della mia testimonianza è come una lettera in cui l'autore ha scritto alcune pagine, sfogliandole leggo alcuni tratti che emergono più degli altri, il mio battesimo secondo le Scritture,le mie nuove amicizie cristiane,desideri e atteggiamenti diversi,il battesimo dello Spirito Santo,il matrimonio,i figli la missione ma soprattutto questo la Sua presenza fedele nei giorni di luci e in quelli più neri dove pensavo di non avere più speranza.
Ringrazio Dio per il suo disegno nel quale mi ha invitato ad entrare,sarà l'opera del miglior Maestro che possa esistere,in quel disegno sono entrati anche i miei famigliari,genitori fratelli cugino e anche quella ragazza che è diventata mia moglie.
Concludo invitando i lettori a scoprire il programma che Dio ha proprio per tè!
Ti amo Signore, tuo in Cristo Flavio.
Lina
Fin da piccola ho sempre avuto un rapporto con Dio, quando era una ragazza cattolica e credente perchè ho sempre avuto bisogno di Lui. Quando pregavo istintivamente non mi rivolgevo a madonne, santi, ma solo a Dio. A casa mia quelle che andavano sempre a messa eravamo io e la mia mamma. Nella vita di paese tutti andavano a messa, era la vita sociale di allora, si andava al catechismo, io sono andata dalle suore all'asilo, mentre quando avevo 15-16 anni andavo ai ritiri, perché amavo il Signore e lo volevo conoscere. Un giorno mentre ero in crisi guardai per caso un programma in televisione che parlava dei pentecostali, parlavano in una maniera diversa di Gesù, ma non sapevo dove potevo trovarli. Finché un giorno in piazza incontrai delle persone che parlavano di Gesù, erano proprio pentecostali, le avevo incontrate perché il Comune aveva permesso che mettessero delle tende in piazza per ben 15 giorni. La maggior parte di loro li invitai a casa mia, avevo una casa grande, erano in tanti fratelli e sorelle, venivano perlopiù dalla chiesa di Milano. Mentre stavo con loro domandai: ma quando ve ne sarete andati mi lasciate da sola? E mi dissero: no, non ti lasciamo sola. Mi sono battezzata sul lago Maggiore nel paese di Stresa, ed è stato il giorno più bello della mia vita, è venuto anche Lorenzo, mio marito, a vedermi. Era un occasione speciale perché si battezzavano quel giorno tante persone della zona. Ricordo ancora le parole che dicevano: quando sarai scoraggiata, ricordati di questo giorno.
Di questo periodo ricordo un bell'episodio, ero ai primi tempi della mia conversione, ero piena di zelo, sono andata a casa della mia nipote che era sposata da 4 anni e non aveva ancora figli e l'ho vista un pò triste, e le chiesi: Enza cos'hai? E lei mi disse: Sono stata dalla ginecologa oggi, per i figli e mi hanno detto di avere pazienza. Le ho detto Enza stai tranquilla che prego, mi metto a pregare e vedrai che il Signore farà qualcosa. Mi sono messa li e ho pregato, e dissi: Signore Dio, la amo come fosse mia figlia, fa che possa avere un bambino. Ero sicura che il Signore mi ascoltasse. Finché passato un pó di tempo, era una mattina di Sabato e c'era anche Lorenzo, fra l'alba e il giorno ho sentito una voce dentro, che diceva: "Guarda che la tua Renza in Gennaio rimarrà incinta". Felici lo dico a Lorenzo e alla mia nipote. Trascorse del tempo, era passato Gennaio e non sapevo nulla e dissi al Signore: Perdonami, sono stata io che mi sono messa in testa queste cose, starò più attenta un'altra volta. Finché una sera sono in ufficio e mi chiama Enza e mi dice: zia ti devo dire una cosa, ed io: lo so, sei incinta! Il bambino è nato in Ottobre, quindi Enza rimase incinta proprio a Gennaio.
Di questo periodo ricordo un bell'episodio, ero ai primi tempi della mia conversione, ero piena di zelo, sono andata a casa della mia nipote che era sposata da 4 anni e non aveva ancora figli e l'ho vista un pò triste, e le chiesi: Enza cos'hai? E lei mi disse: Sono stata dalla ginecologa oggi, per i figli e mi hanno detto di avere pazienza. Le ho detto Enza stai tranquilla che prego, mi metto a pregare e vedrai che il Signore farà qualcosa. Mi sono messa li e ho pregato, e dissi: Signore Dio, la amo come fosse mia figlia, fa che possa avere un bambino. Ero sicura che il Signore mi ascoltasse. Finché passato un pó di tempo, era una mattina di Sabato e c'era anche Lorenzo, fra l'alba e il giorno ho sentito una voce dentro, che diceva: "Guarda che la tua Renza in Gennaio rimarrà incinta". Felici lo dico a Lorenzo e alla mia nipote. Trascorse del tempo, era passato Gennaio e non sapevo nulla e dissi al Signore: Perdonami, sono stata io che mi sono messa in testa queste cose, starò più attenta un'altra volta. Finché una sera sono in ufficio e mi chiama Enza e mi dice: zia ti devo dire una cosa, ed io: lo so, sei incinta! Il bambino è nato in Ottobre, quindi Enza rimase incinta proprio a Gennaio.